Resistenza e deportazione

Presentazione

Otto film
per il 50° della fondazione
dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza Presentazione

Inevitabile osservare che il cinquantesimo anniversario della fondazione dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza (1970 – 2020) si colloca in un frangente storico in cui nuovi processi si sono innescati e altri molto accelerati. Crisi e opportunità, non immaginabili un anno fa, si disputano con un grado ancora alto di instabilità questo presente. Ciò vale anche, in modo molto evidente, per il cinema e per la comunicazione audiovisiva e anche nell’ambito dell’uso didattico delle immagini in movimento.

L’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza fu fondato da Paolo Gobetti, cinquant’anni fa, proprio per affrontare il tema della memoria della Resistenza attaverso il cinema, cercando formule nuove rispetto a quelle con cui lo si era sviluppato nel dopoguerra e negli anni ‘60. Esiti di quella ricerca furono due film di Paolo Gobetti che l’Ancr produsse con poche risorse e grande, appassionato impegno: Lotta partigiana (1975) e Le prime bande (1983).

I due film concretizzavano due diverse linee d’intervento: una imperniata sulle immagini d’epoca, sul loro corretto utilizzo e senza il sovraccarico di discorsi esterni sovradeterminanti; l’altra sulla ricerca di nuovi approcci per ripensare la Resistenza in un confronto vivo con i suoi protagonisti (ricordiamo in Le prime bande con molti altri Nuto Revelli, Alessandro Galante Garrone, Guido Quazza, Alessio Maffiodo, Gianni Jarre). Lotta partigiana era investito del compito di rendere rigoroso ed efficace, soprattutto per le scuole, l’incontro con le immagini d’epoca, le fonti filmiche; Le prime bande era un formidabile dispositivo per raccontare la Resistenza smontando gli approcci retorici e ripetitivi.

Nella storia successiva dell’Ancr sarà la prima linea d’intervento a essere maggiormente sviluppata, anche per l’impegno crescente a contrastare il rischio di una riduzione, in sempre più esigui spazi, dello studio della Resistenza nelle scuole, in un quadro culturale generale di ‘revisionismo’ più o meno strisciante.
Rimane però nella produzione audiovisiva, prevalentemente a destinazione didattica dell’Ancr, l’idea della ricerca, sia sui luoghi, sia attraversando e, per così dire, interrogando le testimonianze che intanto l’Ancr continua a raccogliere più numerose possibile, sia valorizzando ambiti meno sondati della Resistenza e formule espressive in cui si contaminano diversi linguaggi.

In Storie di lotte e deportazione si valorizzano e si interrogano le testimonianze degli ebrei piemontesi raccolte dalla Shoah Foundation di Steven Spielberg; in Il dolore dei poeti si combinano il linguaggio della poesia e quello delle testimonianze e si ripercorrono luoghi della Resistenza a Roma, in Friuli, sulle cime fra le valli Chisone e Susa; in Colonne sonore della Resistenza si avvia a una ricerca sui canti partigiani; in Cime e valli della 17a Alberto Signetto porta le videocamere dell’Ancr sul Col del Lys e fra i giovani, che commemorano ogni anno con un loro campo nei luoghi partigiani l’eccidio del 3 luglio 1944, per raccontare la storia di una brigata partigiana. Anche in I confini contesi ci si confronta con i territori alpini occidentali fra guerra e immediato dopoguerra e si avvia, a partire dalle testimonianze, una riflessione sulla logica delle rigide barriere in relazione all’idea di nuova Europa che aveva preso forma nelle Resistenze nazionali. Un mosaico di decine di testimonianze è combinato per raccontare nel dettaglio la parte finale della liberazione nei Giorni di Torino, in un confronto serrato e continuo di voci e luoghi.

Ci è sembrato che otto film rappresentativi della ricerca e dell’impegno in cinquant’anni dell’Ancr fossero non soltanto una formula efficace per valorizzarne la storia, ma che, incrociando un presente in cui forme e luoghi della comunicazione subiscono la pressione di nuove esigenze, potessero diventare anche un contributo a individuare altre formule per comunicare presente e passato. L’importanza che hanno assunto nella fase che attraversiamo i materiali audiovisivi per chi voglia operare nell’ambito didattico e della divulgazione rendono gli otto film dell’Ancr una risorsa importante e di immediata utilizzazione.

In quest’ultima prospettiva abbiamo dotato ogni film di ampi apparati di schede, documenti audiovisivi, fotografici e audio. Accompagnare i film con materiali che ne consentano piena comprensione e approfondimenti fa parte d’altronde della storia dell’impegno dell’Ancr fin dai primi anni e abbiamo potuto inserire così nei materiali d’accompagnamento dei due film di Paolo Gobetti sceneggiature e note informative da lui stesso a suo tempo predisposte.

Auspichiamo che il presente ‘cofanetto’ di otto film con materiali di accompagnamento pensato per il 50° possa in un prossimo futuro accrescersi attraverso l’inserimento di altri film prodotti dall’Ancr nella sua storia più e meno recente.

Filmati

Registrazioni audio

Documenti

Fotografie