5 Storie di lotte e di deportazione

Questo film è stato costruito in collaborazione con la Shoah Visual Historical Foundation di Los Angeles, costituita da Steven Spielberg. In poco più di 5 anni, in ben 57 paesi dei cinque continenti, la Shoah Foundation ha raccolto più di 50.000 interviste e in seguito ha aperto questa straordinaria raccolta di videotestimonianze anche a esperienze di diffusione e di montaggio.

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L’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza ha richiesto di poter di poter realizzare un film imperniato sui racconti di alcuni testimoni piemontesi raccolti dalla Shoah Foundation, con lo scopo di far conoscere attraverso le loro figure e la loro viva voce le diverse e quasi sempre  drammatiche vicende che hanno riguardato la Shoah anche in Piemonte. La regia fu affidata a Giovanna Boursier e Pier Milanese che avevamo lavorato a raccogliere a suo tempo una parte delle testimonianze individuate per il film.

Dal periodo antecedente alle leggi razziali in Italia fino alla fine della guerra il film intreccia racconti diversi di uomini e donne, che si rivedono bambini e poi giovani, che hanno anche destini diversi, alcuni sfuggendo alla cattura fortunosamente e spesso con mille angosce, altri essendo catturati e deportati nei lager, altri ancora imbracciando le armi nelle formazioni partigiane e combattendo.

E’ un rigoroso racconto corale, con tante sfaccettature non solo drammatiche, che costruisce per lo spettatore un ampio affresco per nulla greve o ripetitivo e prevedibile. Le immagini di repertorio, alcune di straordinario vigore comunicativo, ritmano il flusso delle voci senza mai interromperlo, ma rafforzando con le immagini l’evocazione dei contesti.

Sul lavoro della Shoah Foundation e sul film rendiamo disponibili fra i materiali che seguono due ampie schede audio visive curate per questa opera nel 2020 da Giovanna Boursier.

Sinossi

Dopo una premessa sui ricordi di vita ebraica negli anni Venti e Trenta, irrompe il racconto della violenta, sorprendente e sconvolgente frattura rappresentata dalle leggi razziali del 1938, a cui segue il periodo incerto della guerra, fino agli anni 1943/45, in cui la persecuzione assume il volto della volontà di sterminio e i destini drammaticamente si divaricano: chi viene deportato, chi riesce in qualche modo a nascondersi e a fuggire, chi sceglie la strada della Resistenza, con tutti i rischi che anch’essa comporta. Esemplari i destini di Primo Levi e di Luciana Nissim, catturati come partigiani e deportati come ebrei.

Credits

Regia Giovanna Boursier, Pier Milanese. Musica originaleSergio Zamparo. Suono Eric Fodil. Montaggio Monica Affatato. Produttore esecutivo Paola Olivetti. Produzione Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza
Testimonianze di Enzo Cavaglion, Eugenio Gentili Tedeschi, Natalia Tedeschi, Simonetta Luzzati, Luciana Nissim Momigliano, Silvio Ortona, Adriana Ottolenghi Torre, Vittorio Sacerdote, Franco Segre, Giuliana Tedeschi.

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Filmati

Abbiamo chiesto a Giovanna Boursier, regista con Pier Milanese del film Storie di lotte e deportazione, di predisporre una scheda audiovisiva sulla Shoah Foundation a partire dalla sua esperienza di intervistatrice selezionata per la realizzazione in Italia dell’iniziativa voluta da Steven Spielberg.

Le abbiamo inoltre chiesto di presentare il suo film in una seconda scheda audiovisiva.

Giovanna Boursier racconta il film “Storie di lotte e deportazione”
Giovanna Boursier racconta il progetto della Shoah Foundation

Registrazioni

Offriamo qui alla consultazione l’audio delle interviste ai sopravvisuti alla deportazione razziale nei lager tedeschi che compaiono più o meno brevemente nel film: sono testimonianze nella loro interezza, senza tagli o interventi di montaggio, a suo tempo raccolte nell’ambito della grande iniziativa della Shoah Foundation voluta da Steven Spielberg (rimandiamo per essa alla scheda audiovisiva realizzata da Giovanna Boursier e disponibile nella sezione Filmati) in cui ciascun testimone racconta con il medesimo schema cronologico la sua vicenda dagli anni Trenta alla fine della guerra.

Questo repertorio di racconti autobiografici completi, oltre a consentire una straordinaria occasione di approfondimento del dramma novecentesco della persecuzione razziale e poi della ‘soluzione finale’ per come si produsse in specifico in Piemonte, offre prezioso materiale per lavori di ricerca, di confronto fra vari casi, corrispondendo a molte possibili esigenze didattiche.

Adriana Ottolenghi Torre
Enzo Cavaglion
Eugenio Gentili Tedeschi
Giuliana Tedeschi
Vittorio Sacerdote
Simonetta Luzzati
Silvio Ortona
Luciana Momigliano
Natalia Tedeschi

Documenti

I testi che rendiamo disponibili in questa sezione riguardano la politica razziale antiebraica in Italia e il documentario dell’Istituto Luce “Il Duce a Trieste”, 18 settembre 1938, citato nel film.

– Un breve testo introduttivo contestualizza nel 1938 l’emanazione in Italia delle leggi razziali

-Si riproducono poi i testi di otto fra decreti legge regi e del duce (RSI) e ordinanze e circolari di polizia, compresi fra il 1938 e il 1944, che riguardano gli ebrei in Italia e che sono direttamente o indirettamente richiamati nel film.

– Si propone un’analisi dei contenuti e delle peculiarità del documentario di propaganda “Il Duce a Trieste”.

-Si riproduce la trascrizione di tutto l’audio di “Il Duce a Trieste” con il discorso di Mussolini contenuto nella versione completa del documentario (unica copia ritrovata nella cineteca dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza).

-La riproduzione di una piccola scelta di pagine di “La Stampa” del 1938 esemplificano l’utilità didattica di tale tipologia di documenti d’epoca.

Brevi note biografiche sugli autori