Durato quasi cinque anni per la lavorazione, il missaggio e il montaggio, Lotta partigiana nasce con l’intento di mostrare e raccontare ai più giovani i vari movimenti di Resistenza europei al nazifascismo in un’epoca, il 1975, in cui era necessario ricordare le vicende di un passato sia pure recente. La Seconda guerra mondiale era finita da trent’anni, ma gli strascichi sociali e politici che aveva lasciato erano ancora enormi. Da un lato molte personalità del mondo fascista erano ancora vive e si erano inserite nella società in modo quasi “normale” senza alcun processo personale o pubblico; dall’altro occorreva far conoscere, senza retorica e orpelli celebrativi, la storia della Resistenza alla nuove generazioni che stavano crescendo digiune e vergini di quel passato di cui erano stati protagonisti migliaia di ragazzi, come loro, della loro stessa età nel periodo della guerra. Il film diretto da Paolo Gobetti e Giuseppe Risso si impone come documento fondamentale per ragionare sul passato e mostrare con estrema chiarezza e lucidità il nascere e l’evolversi della lotta partigiana e della Resistenza tanto italiana come europea.
Senza pregiudizi, senza retorica e senza faziosità, Lotta partigiana si poneva allora – e si pone ancor oggi -, come vero e proprio “manuale resistente” grazie al sapiente uso di testimonianze dirette, di immagini di repertorio e della voce di Franco Antonicelli, che introduce, in una ultima apparizione, prima della prematura scomparsa, i vari capitoli del film.
Realizzato, come raccontano gli stessi autori, quasi in diretta con l’acquisizione dei numerosi materiali, il film sceglie “una strada nuova o per lo meno poco battuta. La strada del commento che si affianca senza annullarsi al discorso delle immagini, che lo completa senza sottolinearne inutilmente l’evidenza. Quindi il commento se lo sono fatti da soli, loro, i partigiani, a trent’anni di distanza, con l’esperienza di questi trent’anni sulle spalle”. Ed è proprio questo uno degli aspetti importanti di Lotta partigiana: i tredici testimoni si ritrovano a guardare immagini del loro passato e a ri-leggerle, sia pure con la maggior consapevolezza che deriva dagli anni trascorsi e dallo sguardo maturo con cui possono ripercorrere le esperienze della giovinezza.
L’intento didattico è la chiave originale del film, una didattica che si basa sulla valorizzazione delle fonti, sia quelle filmiche – le immagini, i documenti cinematografici coevi – sia le testimonianze dirette dei protagonisti con le loro differenti voci, i loro racconti al posto dell’ anonimo monotono commento fuori campo dello speaker. Il tutto però riportato nell’ambito di uno schema preciso in cui è strutturato il film, suddiviso in 10 capitoli che affrontano sia i temi della vita quotidiana dei partigiani in montagna e in città, sia quello dei grandi eventi (battaglie partigiane. liberazione di Parigi, Milano e Torino, ecc.)
È uno stile asciutto quello scelto da Paolo Gobetti e Giuseppe Risso per Lotta partigiana, che non lascia spazio a celebrazioni e trionfalismi, attento anche agli aspetti contraddittori del movimento partigiano e proprio per questo ancora attuale oggi e capace di far penetrare a fondo la storia della Resistenza e il suo senso profondo. Lavoro sul passato, lavoro sul proprio presente, Lotta partigiana si rivela oggi, a 75 anni dalla conclusione del secondo conflitto mondiale, a 45 anni dalla sua uscita, documento fondamentale per imparare a leggere la Storia in modo sapiente e consapevole.
Sinossi
Il film organizza in una sorta di lezione filmata immagini girate in varie parti d´Europa nel corso della lotta partigiana.
Si affrontano, tra gli altri, i temi del cinema partigiano, dell´attacco tedesco alle formazioni del maquis francese sull´altipiano del Vercors nel giugno-luglio del 1944, della vita quotidiana e dell´organizzazione delle bande partigiane, della liberazione di Parigi, della lotta partigiana in Jugoslavia, dell´insurrezione nell´aprile del 1945 nell´Italia del Nord.
Numerose sono le testimonianze dirette di protagonisti della lotta di liberazione in Italia utilizzate nel film.
“Nonostante il lavoro di finitura, – scriveva Paolo Gobetti nel 1994 – la pellicola è rimasta, e credo che sia uno dei suoi meriti, ruvida e aspra. Le sue immagini hanno quel sapore forte dell´autenticità, non il dolce leccato e ricercato della ´bella immagine´…”.
Credits
Lotta partigiana, Paolo Gobetti, Giuseppe Risso. Italia, 1975, 60′, Colore
Musica originale: Luigi Nono. Produzione: Cooperativa 28 dicembre, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza.
Commento di Franco Antonicelli; testimonianze in audio di don Giuseppe Pollarolo, Egidio Liberti, Cino Moscatelli, Nuto Revelli, Leo Valiani, Felice Mautino, Massimo Mila, Mario Pacor, Sergio Pettinati, Aldo Caputo, Giuseppe Torre, Luciano Bergonzini, Ezio Aceto.